Bonus caldaia: incentivi e agevolazioni in Italia
Approfitta degli incentivi per la sostituzione della caldaia attivi fino al 31/12/2024: scopri come funzionano i bonus caldaia e le soluzioni di Wolf per risparmiare energia!
L’Unione Europea ha stabilito lo stop ai vecchi impianti di riscaldamento a gas entro il 2040. È un anno ancora lontano, è vero, ma il cosiddetto bonus caldaia 2024 è l’occasione perfetta per installare sistemi di nuova generazione e dare una svolta green alla propria abitazione approfittando di agevolazioni fiscali. In questo articolo scoprirai come funzionano gli incentivi per la caldaia, chi può richiederli e come fare per ottenerli.
Verso l’addio alle caldaie a gas: incentivi e bonus fino al 2024
Le caldaie a gas costituiscono ancora il sistema di riscaldamento più diffuso nelle abitazioni degli italiani. Non si tratta però della soluzione più ecologica in circolazione, infatti l’Unione Europea ha stabilito un divieto definitivo a partire dal 2040 (inizialmente fissato per il 2035) sia nelle nuove costruzioni sia nella sostituzione di impianti esistenti.
Per consentire sia a proprietari di immobili che agli affittuari di attuare le modifiche richieste e di rendere la propria abitazione più ecologica, sono disponibili degli incentivi per la sostituzione della caldaia. Questi, conosciuti comunemente con il nome “bonus caldaia”, sono stati estesi fino alla fine dell’anno 2024. Questa proroga consente di risparmiare su dispositivi ad alta efficienza energetica per il riscaldamento e la produzione di acqua calda. Il vantaggio economico non si limita al lungo periodo, grazie ai consumi ridotti dei nuovi sistemi, ma si percepisce già nel breve termine grazie alle detrazioni fiscali offerte dal bonus caldaia.
Il termine ultimo per aderire a queste iniziative del governo mirate a sostenere scelte sostenibili e innovative è il 31 dicembre 2024. Scopriamo nel dettaglio in cosa consiste il bonus caldaia, a chi spetta e come richiederlo prima del 2025.
Gli aggiornamenti normativi introdotti nell’ultima Legge di Bilancio (n. 213/2023) consentono di usufruire degli incentivi e delle agevolazioni previsti dal bonus caldaia anche nel 2024. Questi garantiscono l’accesso a importanti agevolazioni fiscali nel caso di acquisto di dispositivi ad alta efficienza energetica per il riscaldamento degli ambienti e dell’acqua sanitaria.
Tali misure vengono attuate dal governo con il fine di premiare i cittadini che operano modifiche alla propria abitazione (di proprietà e non) e sono finalizzate a incrementare la sostenibilità ambientale e, di conseguenza, a ridurre i consumi domestici. Infatti, alcuni dei requisiti prevedono che i nuovi impianti installati siano di classe energetica A o superiore e che includano sistemi di termoregolazione avanzati.
Scopriamo insieme quali sono alcuni di questi requisiti per accedere ai bonus caldaia.
A chi spetta il bonus caldaia?
I vari incentivi conosciuti in linea generale con il nome “bonus caldaia” spettano alle seguenti categorie di soggetti:
● Proprietari o nudi proprietari (cioè proprietari senza diritto d’uso);
● Titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
● Locatari (affittuari) o comodatari.
Ciò significa che puoi richiedere gli incentivi per i lavori di sostituzione di una vecchia caldaia o di installazione di una caldaia di nuova generazione, sia se sei proprietario dell’immobile sia se hai un diritto reale su di esso, come nel caso degli inquilini in affitto.
Quali sono le spese per cui è previsto il bonus caldaia?
In generale, puoi richiedere il bonus caldaia per coprire le spese legate alla sostituzione della vecchia caldaia con una nuova, inclusi i costi di montaggio e smontaggio. Per ottenere le agevolazioni, è necessario comunicare prontamente all’ENEA gli interventi attuati ed effettuare i pagamenti con metodi tracciabili e documentabili, come per esempio bancomat, carta di credito e bonifico bancario. È quindi escluso il pagamento in soldi contanti, poiché si tratterebbe di un metodo non tracciabile.
Il bonus caldaia è previsto per coprire le seguenti spese:
● Sostituzione parziale o integrale di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione con efficienza energetica
stagionale per il riscaldamento d’ambiente corrispondente al valore minimo della classe A prevista dal regolamento UE n. 811/2013;
● Sostituzione parziale o integrale di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione e installazione contestuale di
sistemi di termoregolazione evoluti appartenenti alle classi V, VI o VIII, secondo quanto stabilito della comunicazione della
Commissione 2014/C 207/02;
● Sostituzione parziale o integrale di impianti di climatizzazione invernale con impianti muniti di generatori d’aria calda a condensazione.
Le agevolazioni sono quindi mirate a ridurre le emissioni ambientali e a garantire una maggiore sostenibilità nell’ambito del riscaldamento domestico e dell’acqua.
Quali sono i requisiti preliminari dell’immobile per richiedere il bonus caldaia?
Infine, anche per gli immobili la legge italiana prevede dei requisiti preliminari per potere usufruire del bonus caldaia. Ecco i principali:
● L’impianto di riscaldamento da sostituire deve essere presente, anche se non per forza attivo;
● L’immobile deve essere accatastato o in corso di accatastamento;
● Tutti i tributi relativi all’immobile devono risultare saldati.
Come abbiamo osservato precedentemente, non esiste un vero e proprio “bonus caldaia”. Con questo termine ombrello si intende invece un insieme di agevolazioni per interventi edilizi che includono la sostituzione della caldaia a gas con soluzioni più ecologiche, innovative e alimentate con fonti rinnovabili.
I principali incentivi che consentono di ottenere detrazioni per la sostituzione della caldaia sono:
- Bonus Ristrutturazione 2024: il Bonus Ristrutturazione 2024 prevede una detrazione del 50% su una spesa massima di 96.000 €, se la caldaia è inclusa nei lavori di ristrutturazione.
- Superbonus: il Superbonus è disponibile solo se la sostituzione della caldaia è abbinata a un intervento trainante finalizzato a incrementare di due classi energetiche l’edificio.
- Ecobonus: con Ecobonus si intende una detrazione del 50-65% per l’acquisto e l’installazione di caldaie a condensazione di classe energetica A o superiore, con sistemi di termoregolazione evoluti.
- Conto Termico 2.0: il Conto Termico 2.0 è un contributo a fondo perduto che copre fino al 65% delle spese per la sostituzione di caldaie con sistemi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Questo incentivo è applicabile solo alla Pubblica Amministrazione.
Panoramica degli incentivi per la sostituzione della caldaia per i privati
Gli incentivi per la caldaia previsti dalla legge sono quindi molti e hanno diverse finalità. Per consentirti di comprendere a colpo d’occhio quale sia più adatto alle tue necessità, abbiamo stilato la seguente tabella dedicata ai diversi bonus caldaia destinati ai privati.
| Bonus Ristrutturazione | Ecobonus 50% | Ecobonus 65% | Superbonus Edificio Unifamiliare |
Detrazione (spese recuperabili con sconti sulle tasse) | 50% | 50% | 65% | 110% (per comuni colpiti da sisma), 70% (fino al 31/12/2024), 65% (fino al 31/12/2025) |
Spesa massima su cui si applica la detrazione | €96.000 | Variabile €30.000 - €60.000 | Variabile €30.000 - €100.000 | €30.000 |
Durata del recupero | 10 anni | 10 anni | 10 anni | 5 anni (4 anni per spese sostenute dal 01/01/2022)
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Beneficiari | Soggetti Irpef | Soggetti Irpef e Ires | Soggetti Irpef e Ires | Persone fisiche (no attività impresa), soggetti Ipef e Ires, Onlus
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Utilizzo | Interventi di ristrutturazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria per parti comuni | Miglioramento dell’efficienza energetica di singole unità immobiliari o edifici residenziali | Interventi come isolamento termico, installazione di caldaie a condensazione di classe A, pompe di calore e sistemi di building automation
| Sostituzione impianti di climatizzazione invernale, caldaie a condensazione (classe A o superiore), pompe di calore, impianti ibridi |
Cessione del credito e sconto in fattura | È possibile cedere il credito d'imposta a terzi o ottenere uno sconto immediato in fattura, se i lavori sono stati iniziati entro il 16/02/2023 | Disponibile se i lavori sono stati iniziati entro il 16/02/2023
| Disponibile se i lavori sono stati iniziati entro il 16/02/2023
| Disponibile per il Terzo Settore e per edifici danneggiati da sisma o alluvioni |
Scadenza | 31/12/2024 | 31/12/2024 | 31/12/2024 | 31/12/2025 |
Ideale per | Sostituire la caldaia | Migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione | Interventi di riqualificazione energetica globale | Case unifamiliari |
La tabella comprende i principali incentivi per le caldaie, tuttavia l’elenco è ancora lungo. Per esempio, sono disponibili altre tipologie di Super Ecobonus, tra cui quelli per gli edifici monoproprietario, i condomini fino a 8 unità e oltre le 8 unità. Per conoscere i dettagli, rivolgiti a uno dei nostri esperti.
Sistemi per cui è possibile richiedere il bonus caldaia
Puoi quindi richiedere i bonus caldaia per sostituire le vecchie caldaie a gas con sistemi più moderni, ecologici ed efficienti, alimentati da energie rinnovabili. Tra questi ci sono le soluzioni proposte da WOLF, che includono
● le caldaie a condensazione a gas CGB-2,
● i sistemi ibridi e le pompe di calore ad aria-acqua CHA.
I sistemi ibridi costituiscono un’opzione particolarmente versatile, poiché consentono di combinare due o più sistemi di riscaldamento alimentati con diverse fonti energetiche, controllate attraverso un sistema di regolazione comune. Si tratta di una soluzione ideale per risparmiare sui costi di riscaldamento e avere una fornitura costante basata su energie rinnovabili.
Pompa di calore CHA
La pompa di calore CHA monoblocco di WOLF è concepita per funzionare a lungo in modo sicuro ed economico. Grazie alla notevole efficienza, al refrigerante ecologico R290 e alla silenziosità in esercizio, l'unità combina perfettamente redditività, tutela dell'ambiente e comfort.
Per ottenere il bonus caldaia è necessario comunicare all’ENEA entro un massimo di 90 giorni l’avvenuta installazione della caldaia. Sarà inoltre necessario disporre della certificazione di un tecnico abilitato e dell’attestazione della classe energetica.
Tutte le spese dovranno essere effettuate tramite mezzi di pagamento tracciabili, come carta di credito, bonifico bancario o postale. Per essere tracciabile e riconosciuto ai fini della detrazione, il bonifico deve essere parlante. Ricorda di conservare tutti i documenti e le ricevute come dimostrazione.
La documentazione da presentare al Caf o al commercialista dovrà quindi comprendere:
● Ammontare delle spese sostenute;
● Caratteristiche dell’impianto realizzato;
● Bonifici, fatture e asseverazioni.
La detrazione verrà poi applicata nella dichiarazione dei redditi. Per esempio, nella sezione IIIA del modello 730 precompilato troverai la voce relativa alle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio.
Nei campi predisposti, inserisci l’anno in cui è avvenuta la spesa, il numero di rate, l’importo totale della spesa e il numero identificativo dell’immobile (in base ai dati catastali).
La direttiva europea prevede un divieto totale per l’installazione delle caldaie a gas sia in nuove costruzioni che nella sostituzione di impianti esistenti a partire dal 2040. Sebbene i bonus vigenti per le caldaie alimentate esclusivamente a combustibili fossili siano attualmente disponibili solo fino al 31/12/2024, non è escluso che in futuro possano essere stanziate nuove misure volte a sostenere le spese per altre soluzioni alimentate con fonti rinnovabili, come per esempio le pompe di calore e i sistemi ibridi.
Non esistono quindi prospettive certe in merito al futuro degli incentivi per la sostituzione delle caldaie a gas. Questi potrebbero variare nel tempo, ma al momento sono disponibili molte alternative, di cui consigliamo di approfittare entro l’avvento del 2025.
Il bonus caldaia 2024 consiste in una serie di agevolazioni grazie alle quali proprietari e affittuari possono incrementare l’efficienza energetica degli immobili in Italia mediante l’installazione di sistemi di riscaldamento innovativi di classe energetica elevata.
Queste garantiscono quindi un risparmio notevole, sia in bolletta sia in termini di detrazione fiscale, e consentono al governo di raggiungere più velocemente gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2.
Per poterne usufruire è tuttavia necessario attenersi ai termini di legge e alla scadenza fissata per il 31/12/2024. Per scoprire qual è la soluzione più adatta alla tua abitazione e approfittare subito di questi incentivi, rivolgiti a uno dei nostri esperti.
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